Il progetto educativo-didattico di quest’anno scolastico fa parte di un progetto più ampio e articolato che dura tre anni. Il nostro PTOF, infatti, inizia con l’anno scolastico 2019/2020 per poi continuare fino al 2022.

Il titolo che abbiamo voluto dare a questo grande progetto è “TANTE STORIE PER SCOPRIRE” e intendiamo partire quest’anno con una storia che ci aiuta ad avvicinare i bambini alla scoperta del nostro territorio.

E’ la storia di Cipì, un racconto scritto da Mario Lodi i cui protagonisti sono, con Cipì e la sua compagna Passerì, un gatto, una margherita-poeta, tanti altri passeri e farfalle; e soprattutto il sole, le nuvole, la pioggia, tutta la natura con l’eterno ciclo delle stagioni. Il libro narra la scoperta del mondo con i pericoli e gli ostacoli che i protagonisti affrontano con la sola forza vitale dei valori universali: l’amicizia, la solidarietà, la libertà.

Nella società di oggi, che sembra averli dimenticati, Cipì propone ai bambini la realtà positiva dei valori umani più alti.

Abbiamo scelto questa storia perché coinvolge i bambini che facilmente si identificheranno in Cipì nel loro percorso di crescita e di scoperta del mondo.

Cipì passerotto curioso che:

  • si mette sempre alla prova.
  • trasgredisce ma impara le regole
  • scopre chi è
  • cerca gli altri e scopre l’amicizia
  • incontra il pericolo
  • conosce la solidarietà
  • vive a contatto con la natura

In questo percorso Cipì ci aiuta a scoprire il nostro territorio. Partendo da ciò che sta più vicino ai bambini, la realtà che tutti i giorni vivono a scuola, per poi uscire ad osservare il paese, le sue caratteristiche, il suo paesaggio, le sue tradizioni e le mille opportunità di scoperta che offre, aiutiamo i bambini a scoprire il mondo guardandolo con occhi curiosi ed indagatori perché ciò che vedono li interessa da vicino.

Halloween è un momento per i bambini di grande coinvolgimento. Per tutto il mese di ottobre non fanno che parlare di questo evento.

“Io vado a Halloween, mi vesto da streghetta!”

“Io invece mi vesto da Vampiro!”

“Io da spiderman!”

Gli incontri del progetto di inglese “Small steps” lasciano largo spazio alla fantasia dei bambini coinvolgendoli nella leggenda di Jack o’lantern, imparando canzoncine e vocaboli che la riguardano,  sempre però, mantenendo un occhio fisso agli obiettivi generali.

E’ questa, infatti, l’occasione per imparare formule nuove come “WHO ARE YOU? I’M A GHOST….” o utilizzare la zucca intagliata per memorizzare i termini che si riferiscono agli stati d’animo “HAPPY, SAD, ANGRY…”

Ma la nostra scuola vuole guardare più in là.

Abbiamo pensato di raccontare ai bambini una tradizione, ormai perduta, legata alla “Festa dei Defunti” (2 Novembre) che si svolgeva nel nostro territorio tanto, tanto tempo fa.

La leggenda narra che, secondo la cultura contadina, tra la notte del 1 e 2  Novembre si offriva cibo ai cari defunti che si ripresentavano nelle loro case, come segno di “bentornato”. Per l’occasione si preparava il “Pan dei Morti”, realizzato con biscotti secchi sbriciolati e frutta secca, ingredienti che sottolineano la necessità di avere un alimento nutriente ma realizzato con ciò che si trovava in casa, come spesso accadeva nei piatti della tradizione povera; i pan dei morti veneti sono strettamente legati a quelli della tradizione lombarda e toscana ed è una ricetta che si trova nella tradizione di molti paesi del nord Italia. Vicino al piatto si accendeva un lumino o una candela per illuminare il ritorno dei cari scomparsi. La leggenda ricorda tanto la festa di Halloween che attrae i bambini e questo è un punto a favore per attirare la loro attenzione verso qualcosa che è più vicino almeno per quanto riguarda il nostro territorio. Infatti  la narrazione e il racconto diventano contenitori affettivi dei processi di scoperta e il fare momento di apprendimento per eccellenza.

Con i bambini abbiamo preparato i dolcetti da regalare ai defunti, avremmo dovuto metterci anche l’uvetta (le caramelle di una volta), ma erano troppo buone e le abbiamo mangiate tutte!

Le esperienze  di cucina, che fanno parte anche di un altro nostro progetto “Metti in tavola la salute”, stimolano la curiosità dei bambini che sono invogliati ad assaggiare anche cibi nuovi. L’uvetta è stata presentata come “LE CARAMELLE DI UNA VOLTA” trasformando un cibo che di solito viene scartato finendo inesorabilmente nel cestino in una leccornia.

L’esperienza è inoltre stata motivo di discussione:

Cosa mi occorre per fare la pasta frolla?

“Devi mettere la farina, devi usare quello lì, ce l’ha anche mia mamma, si chiama bilancia!

“Poi metti le uova! Ma quante ce ne vogliono? Poche! Ma quante? Dobbiamo dire un numero perché sennò non si sa!

“Guarda maestra, la pasta sembra un cavolfiore! E’ vero il burro l’ha fatta come il cavolfiore!

Tutto agli occhi dei bambini suscita stupore, anche l’aspetto che assume l’impasto della pasta frolla mentre gli ingredienti si amalgamano e il trovare analogie con cose già viste diventa un esercizio naturale e spontaneo.

E’ stato un momento molto coinvolgente per tutti i bambini che hanno potuto realizzare i loro biscotti, i più piccolini manipolando la pasta e formando i biscotti, i più grandi realizzando la pasta con tutti gli ingredienti.

Ecco! Un momento che suscita dibattiti, contestazioni a non finire, halloween sì, halloween no, per noi è diventato una ricchezza e ci ha dato l’occasione di affrontare tantissime argomentazioni.

La nostra scuola è anche questo: cogliere tutte le opportunità proposte dal mondo e dal territorio e perché no, fare anche un tuffo nel passato e riscoprire tradizioni perse nella notte dei tempi.

Chi volesse cimentarsi nella realizzazione dei dolcetti “Pan dei morti” può provare la ricetta tratta dal sito: https://www.ilfiordicappero.com/2016/11/il-pan-dei-morti.html