Con i bambini della scuola dell’infanzia si può parlare dell’olocausto e del 27 gennaio come ricorrenza importante per non dimenticare fatti realmente accaduti? La risposta è Sì, si può, anzi si deve!

Non serve spiegare ai bambini in modo razionale ed entrare nei dettagli. E’ importante, però, sfruttare l’occasione per far riflettere sulle ingiustizie che possiamo osservare intorno a noi, su avvenimenti cattivi che sono realmente successi.

Incominciamo spiegando ai bambini l’importanza del ricordo, pensando ad esempio a qualcosa che è successa a loro tempo fa e facendo capire che la memoria è indispensabile per non ripetere nuovamente gli stessi errori. Bastano anche esempi molto semplici, come ad esempio il ricordo di una caduta in bicicletta o uno scontro con un altro bambino a scuola. Che cosa avranno imparato da quella disavventura? Chiediamolo a loro, risponderanno che hanno imparato a fare più attenzione quando vanno in bici, andando più cautamente o a non correre in classe o senza guardare dove si va.

Questa attività può essere utile perché aiuta il bambino a capire che anche il suo contributo sarà indispensabile perché cose sbagliate e dolorose non si ripetano.

ogni merlo e’ un merlo

Dopo aver discusso sull’importanza del ricordo raccontiamo ai bambini questa storia di Grazia Mauri, ed. Didattiche Gulliver, attraverso questo video racconto realizzato dai bambini di una scuola primaria di Firenze e trovato in rete.

Alla lettura/ascolto segue un momento di riflessione per individuarne i personaggi e comprendere il contenuto.

Chi è Bobo? Dove vive? Cosa gli succede? Come vi fa sentire questa storia?

attivita’: costruiamo bobo il merlotto

  • Ogni bambino realizza il proprio merlotto che verrà poi utilizzato per un gioco e per realizzare un cartellone.
  • Giochiamo al gioco dei merlotti: Chi è Bobo?

Attraverso questo gioco i bambini comprendono che non è possibile riconoscere Bobo perché l’unica cosa che lo distingue dagli altri è un segno che noi gli abbiamo messo.

Gioco: “Chi e’ bobo?”:

I bambini tengono il loro merlotto in mano rivolto verso l’esterno; la maestra manda un bambino fuori dalla porta e mette il “cerchio rosso” sulla schiena di un merlo in modo che non si veda e poi fa rientrare il bambino.
Il bambino prescelto dovrà indovinare quale merlotto ha il cerchio rosso.

“la realtà storica è terribile, ma ancora più terribile sarebbe nasconderla”

Raccontiamo ai bambini che cose brutte sono realmente accadute e facciamo notare che a quei bambini veniva messa una stella gialla per distinguerli dagli altri come a Bobo merlotto era stato messo un cerchio rosso.

conclusione

Che cosa possiamo insegnare ai bambini da questo? Possiamo insegnargli la tolleranza, il valore dell’amicizia, del rispetto e dello stare insieme a tutti e soprattutto il danno che creiamo a noi stessi e agli altri quando li ignoriamo.