Bellissima uscita didattica con i bambini di 4 e 5 anni della nostra scuola dell’infanzia. Visto che lo sfondo integratore di quest’anno è il bosco non ci si può far sfuggire questa opportunità: andare a Combai durante la “Festa dei Marroni” per vedere dal vero tutto ciò che le storie che ascoltiamo a scuola ci hanno presentato. Grandi e piccini non si annoiano durante la passeggiata al “Bosco incantato” perché lungo il percorso si incontrano personaggi fatati e i bambini entusiasti e attratti da tutto ciò che vedono intorno a loro e sotto i loro piedi, iniziano subito a camminare di buona lena. Nel bosco il silenzio è rotto dal fruscio del fogliame e dalle voci dei bambini, felici di poter camminare in un mare di foglie calpestando un tappetto di ricci.

Lungo il percorso incontriamo “AL MAZHAROL” folletto dei boschi, cappello rosso, sguardo beffardo, si diverte a far dispetti agli umani; è richiamato da chi fischia e da chi canta a letto.

Dopo un po’ incontriamo “BARBA THUCON” lo zio zuccone che, ingannato dalla nipote, di notte saliva lentamente i gradini per andare a prenderla e vendicarsi, ma ebbe la peggio.

La “VECIA MARANTEGA” è la vecchia che si sentiva girovagare per il bosco a causa del suo tossicchiare e del suo rantolo continuo e inconfondibile, si dice che in mezzo al bosco ci siano ancora i resti del suo castello. Ed infine incontriamo “IL CASTAGNO SAGGIO”, chissà se sarà amico della “vecchia quercia” e dell’ “acero saggio” personaggi delle nostre storie?

Anche se per i bambini l’aspetto fantastico del percorso ha un peso notevole, non mancano i momenti di esperienza diretta sulla realtà: scopriamo come sono fatte le foglie del castagno, e il riccio che dentro è morbido come il velluto e accoglie le castagne che crescono al calduccio; scopriamo il profumo del muschio bagnato, delle foglie del cipresso sfregate tra le mani, i tipi di felce che si trovano nel bosco di Combai e la particolarità della felce lingua di cervo dotata di una “polverina magica” che le permette di far nascere altre piantine ovunque.

Il laboratorio sensoriale proposto è la conclusione di tutto il percorso. Dopo aver usato i nostri sensi per sentire i rumori del bosco e riconoscerli, toccato le cose che si trovano nel bosco e sentito i profumi per poi riconoscerli, assaggiato la crema di marroni e il miele di castagno, concludiamo la nostra giornata intensa e piena di emozioni assaggiando finalmente i marroni di Combai. Ora siamo pronti per tornare a casa, stanchi ma appagati.

Bellissima uscita didattica con i bambini di 4 e 5 anni della nostra scuola dell’infanzia. Visto che lo sfondo integratore di quest’anno è il bosco non ci si può far sfuggire questa opportunità: andare a Combai durante la “Festa dei Marroni” per vedere dal vero tutto ciò che le storie che ascoltiamo a scuola ci hanno presentato. Grandi e piccini non si annoiano durante la passeggiata al “Bosco incantato” perché lungo il percorso si incontrano personaggi fatati e i bambini entusiasti e attratti da tutto ciò che vedono intorno a loro e sotto i loro piedi, iniziano subito a camminare di buona lena. Nel bosco il silenzio è rotto dal fruscio del fogliame e dalle voci dei bambini, felici di poter camminare in un mare di foglie calpestando un tappetto di ricci.

Lungo il percorso incontriamo “AL MAZHAROL” folletto dei boschi, cappello rosso, sguardo beffardo, si diverte a far dispetti agli umani; è richiamato da chi fischia e da chi canta a letto.

Dopo un po’ incontriamo “BARBA THUCON” lo zio zuccone che, ingannato dalla nipote, di notte saliva lentamente i gradini per andare a prenderla e vendicarsi, ma ebbe la peggio.

La “VECIA MARANTEGA” è la vecchia che si sentiva girovagare per il bosco a causa del suo tossicchiare e del suo rantolo continuo e inconfondibile, si dice che in mezzo al bosco ci siano ancora i resti del suo castello. Ed infine incontriamo “IL CASTAGNO SAGGIO”, chissà se sarà amico della “vecchia quercia” e dell’ “acero saggio” personaggi delle nostre storie?

Anche se per i bambini l’aspetto fantastico del percorso ha un peso notevole, non mancano i momenti di esperienza diretta sulla realtà: scopriamo come sono fatte le foglie del castagno, e il riccio che dentro è morbido come il velluto e accoglie le castagne che crescono al calduccio; scopriamo il profumo del muschio bagnato, delle foglie del cipresso sfregate tra le mani, i tipi di felce che si trovano nel bosco di Combai e la particolarità della felce lingua di cervo dotata di una “polverina magica” che le permette di far nascere altre piantine ovunque.

Il laboratorio sensoriale proposto è la conclusione di tutto il percorso. Dopo aver usato i nostri sensi per sentire i rumori del bosco e riconoscerli, toccato le cose che si trovano nel bosco e sentito i profumi per poi riconoscerli, assaggiato la crema di marroni e il miele di castagno, concludiamo la nostra giornata intensa e piena di emozioni assaggiando finalmente i marroni di Combai. Ora siamo pronti per tornare a casa, stanchi ma appagati.